La forma evidentemente aggressiva seppur elegante di questo prezioso anello, ne fa intuire un uso solitamente riservato al dito indice o medio, quelli che maggiormente possono sfruttare la forza dell'intero braccio per portar pressione, colpire. Le rifiniture che introducono la preziosa manifattura sono state ottenute fondendo dapprima, a parte, materiali ferrosi crogiolati all'interno di una preposta forma in gesso atta a conferirne la forma senza disturbare la qualità. Successivamente, estratte le parti dalla sottile camicia in gesso, esse sono state lavorate una ad una, mediante la sagacia e la grande capacità interne alla fucina, sino a formare una base circolare che viene inserita nel dito e di una minuta ma prestante guglia, dotata di incisioni continue che si inseguono lungo l'intera superficie del monile. La punta acuminata che ben chiara si presenta alla nostra vista, è nata limando accuratamente alla mola idraulica la parte finale, lasciata in primo momento, volutamente grezza e non definita. Il supporto inferiore, delineato sotto la parte finale del manufatto, ha il compito di raccogliere il dito, consentendo così di aver maggior presa, piu' salda, potendo convogliare alla perfezione l'energia del braccio sulla punta, che puo' risultare senza dubbio pericolosa, in grado di scalfire anche le pelli piu' spesse e crude come quelle di Khaza e Demoni.